Storia della famiglia Ardisson

La famiglia Ardissòn è stata certamente una delle famiglie più importanti e intraprendenti della città di Sassari a cavallo tra il XIX secolo ed il XX secolo. La storia della famiglia Ardissòn è ricca di ingegno, di sangue, d’amore, di altruismo e d’amicizia. Chi si trova all’oscuro dell’esistenza di questa famiglia al giorno d’oggi potrebbe conoscerla solamente attraverso un’approfondita lettura dei libri di storia cittadina oppure passeggiando per il cimitero monumentale di Sassari, per poi essere incuriositi dalla maestosità della piramide ed essere intimoriti dalla statua del “Grande Mietitore”.

 

 

 La storia completa della famiglia Ardissòn

Le origini

Agostino e Pasqualino giunsero a Sassari da Diano Marina intorno al 1805 con il cognome “Ardissone”.
Agostino nacque a Diano Marina nel 1781 e si sposò con Maria Natale Rossi, parente del garibaldino Andrea Rossi. Dal matrimonio nacquero molti figli, ma quelli giunti in età adulta furono Antonio, Maria, Maddalena e Domenico, conosciuto anche come Domenicone.

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Il caso Ardissone

Arrestarono venti persone, tutte accusate di far parte di un’associazione criminale nata a Sassari dopo il 1848 e che durò fino al 1856 circa. Domenicone venne accusato di essere uno dei capi dell’associazione criminale e il mandante degli omicidi di Nicolò Siri, del carpentiere Gavino Mura e del fratello Antonio, ucciso insieme alla moglie Maddalena Ottonello.

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Francesco Ardissòn

Francesco nacque a Sassari nel 1853 in via Lacona e perse subito la madre a soli due anni a causa del colera. Domenico si risposò poco tempo dopo con Gavina Demuro. La seconda moglie di Domenico fu tutt’altro che una madre, dato che odiava così tanto Francesco da arrivare a svegliarlo con dei tizzoni ardenti sotto ai piedi.

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Genealogia della famiglia Ardissòn